È il quinto centro della provincia per numero di abitanti.
Si affaccia sul mar Ionio e si divide in due parti, il borgo e il centro storico. Il primo è la parte più recente della città, costruita su una penisola che si protende nello Ionio verso ovest, la quale comprende tutte le nuove costruzioni, come ad esempio il palazzo di vetro (chiamato anche Grattacielo).
Il centro storico, invece, si trova su un’isola di origine calcarea, collegata alla terra ferma attraverso un ponte seicentesco ad archi. Di notevole importanza storico-naturalistica è l’Isola di Sant’Andrea, circa un miglio al largo del centro storico.
Sono la Madonna del Canneto (1-2 luglio), la Madonna del Carmine (14-15 luglio) e Santa Cristina (23 luglio).
Quest’ultima è una delle maggiori ricorrenze religiose e civili dell’estate gallipolina. Le celebrazioni hanno inizio il giorno 23 luglio, con sparo di colpi a salve nella prima mattinata.
Nel tardo pomeriggio si svolge, prima per mare a bordo di pescherecci, e poi a terra per le vie della città, la processione religiosa della statua della santa.
Il giorno successivo c’è il tradizionale concerto bandistico all’interno di un teatro e, alla sera, uno spettacolo pirotecnico nel porto della città. Tale spettacolo viene ripetuto anche il terzo giorno di festività.
La cuccagna a mare: trattasi di un’antichissima tradizione popolare gallipolina che consiste nel sistemare sulla banchina del porto un palo di legno in posizione orizzontale parallelo al mare con un leggero angolo verso l’alto. Il palo è interamente ricoperto di grasso e sull’estremità è fissata un’asticella con una bandiera tricolore.
Le origini del gioco sono immemorabili e con ogni probabilità l’albero della cuccagna simula, in realtà, l’albero di bompresso, una delle parti costitutive dei velieri, dimostrando la storica vocazione marinara della città. La manifestazione si svolge il 24 luglio in onore dei festeggiamenti di S. Cristina.
Monumento al riccio di Enrico Muscetra
Castello aragonese-angioino Rivellino
Spiaggia della Purità Chiesa del Carmine, sede della Confraternita di Maria Santissima del Monte Carmelo e della Misericordia
Santuario della Madonna del Canneto
Chiesetta di Santa Cristina Fontana greco-romana ( XVI secolo )
Ex oratorio e chiesa di Sant’Angelo, attuale archivio storico comunale
Museo civico e biblioteca comunale Frantoio ipogeo (scavato nella roccia calcarea)
Palazzo Tafuri (esempio di stile barocco) – Palazzo Senape-De Pace – Palazzo Pirelli – Palazzo Rocci – Palazzo Venneri – Teatro Garibaldi – Palazzo Granafei
l’ingrediente principale della scapece è il pesce che viene fritto e fatto marinare tra strati di mollica di pane imbevuta con aceto e zafferano all’interno di tinozze chiamate, in dialetto gallipolino, calette. Lo zafferano dona al piatto il colore giallo che lo rende caratteristico.
tipici involtini fatti con polmone e fegato di agnello.
(durante il periodo natalizio)
(il 7 dicembre)
In sostanza: è da visitare!!
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