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Ghetto Terezin

Il Ghetto di Terezin città della Cecoslovacchia (oggi Repubblica Ceca) che servì da ghetto per gli ebrei tra il 1941 e il 1945.

Nel ghetto di Terezin,  in tedesco Theresienstadt, furono deportati  dai nazisti circa 140.000 ebrei, quasi tutti provenienti dall’Europa Centrale ed Orientale.

I nazisti concentrarono a Terezin tutti gli abitanti ebrei del Protettorato di Boemia-Moravia ed alcuni ebrei anziani, invalidi di guerra e persone illustri o in possesso di alte decorazioni al valor militare della prima guerra mondale, provenienti dalla Germania e da altri Paesi Occidentali.

I piani nazisti prevedevano di trasferire gradatamente gli abitanti dal ghetto ai campi di sterminio e nascondere al mondo libero il fatto che la comunità ebraica europea fosse in procinto di essere sterminata, esibendo propagandisticamente Terezin come un “insediamento modello”.

Numerosi trasporti furono organizzati da Terezin verso vari campi della morte prima dell’ottobre 1942.

Dopo tale data tutti i trasporti di deportati furono diretti ad Auschwitz in Polonia.

Il totale delle vittime di Terezin ammonta a 140.937 ebrei, dei quali 33.529 morirono nel ghetto e 88.196 nei campi della morte e ad Auschwitz.

Il ghetto ebraico creato dai nazisti è un settore della città circondato da un muro di cinta destinato ad essere riempito di tutta la popolazione ebraica abitante nel circondario, oppure, come nel caso di Terezin, della popolazione ebraica dell’intera regione Boemia-Moravia.

E’ una specie d’immensa prigione che serve da serbatoio per masse di ebrei destinati alla morte tramite periodici trasferimenti verso luoghi segretamente adibiti all’assassinio in Polonia chiamati campi della morte, più tardi sostituiti dal centro di sterminio di Auschwitz.

Lo spazio del ghetto, così svuotato, viene continuamente riempito con nuovi arrivi di persone arrestate nella zona.

A Terezin, su un’area che aveva contenuto in precedenza 6-7.000 abitanti, fu stipata, per ondate successive, una popolazione che raggiunse, nel 1942, 87.093 persone.

Tra gli altri, anche Regina Jonas, la prima donna ordinata rabbino, fu tenuta qui prigioniera prima di essere deportata ad Auschwitz.

Il 9 maggio 1945 le forze sovietiche liberarono la città dall’occupazione nazista ed anche dopo la guerra Terezin è rimasta un insediamento militare fino al 1996.

L’uscita di scena delle forze militari ha avuto un impatto negativo sull’economia locale.

Terezín sta ancora cercando di superare il proprio passato militare per usufruire al meglio dell’attuale condizione di città libera.

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