Se la porta fa i capricci quindi uno dei motivi più comuni è che il legno di cui è fatta si sia leggermente gonfiato.
Se poi la deformazione è rilevante. è necessario addirittura doverla raddrizzare., oppure compiere qualche manovra per adattarla alla scanalatura dello stipite e sulla bocchetta.
Come si diceva, una delle cause più comuni di queste deformazioni è l’umidità che fa gonfiare il legno.
Il rimedio principale consiste quindi, come ampiamente spiegato in altri articoli, nell’isolamento della stanza, tenendola sempre ben calda durante i mesi invernali che sono quelli durante i quali l’umidità viene assorbita dal legno.
Fermo restando che molto dipende dalla qualità del legno con cui è costruita la porta, qualora si verifichi un’incurvatura.
Fenomeno abbastanza diffuso con le porte costruite con legno di tronchi tagliati in periodi sbagliati o fatto essiccare troppo in fretta.
In questo caso sarà necessario immobilizzarla con una zeppa che si opponga alla curvatura, permettendone la correzione.
In ogni caso, se il problema non si risolve, si dovrà procedere diversamente piallando il montante secondo il profilo del battente della porta.
Prima di tutto procederemo alla misurazione della larghezza esistente tra porta e telaio, nel tratto della deformazione.
In questo spazio vuoto inseriremo una zeppa di legna che verrà fatta scorre sulla battuta della porta.
Quindi si forzerà la chiusura della porta facendo in modo che si incastri tra il telaio e la zeppa, lasciandola per almeno un paio di giorni.
E’ chiaro che la descrizione che precede tiene conto del fatto che un intervento sulle cerniere sia già stato tentato e non abbia dato risultati, poichè spesso il problema si risolve proprio intervenendo sulle cerniere.
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