Una delle prime regole cui attenersi è quella di preparare una scaletta contenente le cose da fare assolutamente, da aggiornare man mano che vi vengono in mente cancellando le altre che vengono fatte.
E’ ovvio che qualora ci siano familiari o persone di vostra fiducia che possono accedere a casa vostra, molte incombenze saranno evitabili, ma consideriamo che questo non vi sia possibile e, di conseguenza, ecco un elenco contenente quelle indifferibili.
Non è infatti insolito che un’assenza (più o meno prolungata) di energia elettrica possa dar luogo all’attivazione di sirene o meccanismi sonori di allarme.
Ricordate che una sirena che suona di continuo viola l’art. 659 del c.p. (disturbo del riposo e delle occupazioni delle persone) per cui le forze dell’ordine possono autorizzare l’accesso ai VV.FF. per il disinserimento dell’allarme, ferme restando le responsabilità penali del proprietario dell’antifurto fallace;
Se avete un giardino con impianto di irrigazione, accertatevi che la riserva di acqua sia sufficiente per tutto il periodo della vostra assenza. Se l’impianto di irrigazione è collegato con l’acquedotto, non chiudete il rubinetto centrale o rischiate di trovare il giardino desertificato!
Se prevedete una lunga assenza da casa (magari superiore ai 15 giorni) è preferibile svuotare il frigo e soprattutto il congelatore, perchè in caso di assenza dell’energia elettrica rischiate di trovare la putrefazione dei prodotti conservati.
Capita tuttavia che sebbene prolungata l’interruzione dell’erogazione della corrente elettrica, questa poi venga ripristinata e quindi al vostro ritorno potreste non accorgervi che gli alimenti si siano scongelati e ricongelati dopo la putrefazione.
Se, al vostro ritorno, il ghiaccio sarà ancora a cubetti è segno che non vi è stata interruzione dell’energia elettrica. Se, al contrario, dentro il sacchetto trovate una massa compatta di ghiaccio, vuol dire che i cubetti si sono sciolti e solo dopo l’acqua si è ricongelata, quindi vi conviene buttare via tutto per evitare danni alla salute.
Per quanto riguarda questi ultimi, cercate di affidarvi ad una agenzia di viaggio o tour operator che siano iscritti negli elenchi regionali, mostrando sempre cautela per quelle proposte eccessivamente vantaggiose economicamente. In ogni caso chiedete sempre la copia del contratto possibilmente prima di sottoscriverlo.
Chiaramente dovrete essere in possesso dei relativi documenti personali. Per quanto riguarda gli stati extraeuropei, quelli cioè per i quali è necessario il passaporto, verificate con largo anticipo la validità.
Le tariffe dei viaggi variano anche secondo il periodo in cui vengono prenotati. Avendone possibilità, prima ci pensate e più risparmiate.
Prendete nota dei servizi inclusi nei pacchetti che vi sono stati venduti dalle agenzie e cercate, magari sul Web, quante più informazioni possibile sul Paese dove trascorrerete la vostra vacanza. Se pensate di girare con mezzi presi a noleggio munitevi di cartine del luogo e verificate che la vostra patente abbia validità anche nel paese straniero.
Annotate gli indirizzi delle Ambasciate e dei Consolati d’Italia che potrebbero diventare un prezioso riferimento in caso di emergenza.
assumete presso la vostra banca le informazioni circa le modalità di uso all’estero del vostro “bancomat” o della vostra “carta di credito” e sui servizi bancari.
Prevedete di portare al seguito qualche medicinale di emergenza (nei paesi africani sono assolutamente necessari quelli antidissenteria).
Anche un piccolo kit di pronto soccorso ma soprattutto un promemoria ben visibile sul quale annotare, in lingua italiana, in lingua inglese e nella lingua ufficiale dello stato che visiterete, il vostro gruppo sanguigno, eventuali patologie di una certa gravità di cui soffrite ed eventuali allergie od intolleranze.
Se invece state visitando un Paese dell’Unione Europea basterà la Tessera Europea di Assicurazione Malattia (TEAM) (che di solito è il retro della tessera sanitaria della propria regione di appartenenza).
Essa ha la funzione di garantire, a tutte le persone che si trovano a soggiornare temporaneamente in un altro Stato, le cure sanitarie medicalmente necessarie alle stesse condizioni che valgono per i cittadini residenti.
Infine…
curate l’equipaggiamento necessario ed adeguato al paese che intendete visitare;
non trascurate il fatto che in alcuni paesi l’uso di stupefacenti anche leggeri viene perseguito molto severamente;
conservate in un luogo sicuro gli originali (ad esempio in albergo) dei vostri documenti e portate al seguito le fotocopie, A scanso di equivoci, annotatene comunque gli estremi (numero del documento, luogo, data ed autorità di rilascio). Lo stesso dicasi per i documenti e titoli di viaggio;
se con voi viaggiano anche animali domestici (cani, gatti, etc.) tenete in considerazione le norme igienico-sanitarie del paese che vi ospita e qualora la vostra vacanza sia “stanziale”, informatevi sul servizio veterinario più vicino a voi;
non trasportate pacchi o pacchetti affidatevi da altre persone (anche amici e conoscenti) dei quali non abbiate assoluta certezza del contenuto;
rispettate le legge del paese che vi ospita, perchè non tutti sono “democratici” come l’Italia, anche quelli più civilizzati.
Ricordate, in ultimo, che il Trattato di Maastricht concede ai cittadini comunitari la tutela consolare presso qualsiasi Rappresentanza diplomatica o consolare di uno Stato membro quando nel territorio in cui si trovano non vi è una rappresentanza italiana.
La tutela consolare riguarda specifiche situazioni di emergenza, individuali o collettive, che richiedano interventi a tutela dell’integrità, dell’incolumità e della libertà personale e dove si possono ricevere informazioni su medici, avvocati ed interpreti di fiducia dell’Ambasciata.
Le stesse ambasciate o consolati possono rilasciare, a titolo gratuito, un documento di viaggio per il solo rientro in Italia in caso di furto o smarrimento dei documenti di identificazione personale, previa denuncia alle locali autorità di Polizia ed in casi particolari anche erogare prestiti di importo limitato, per agevolare il rientro in Italia, con promessa di restituzione.
Prima di partire, date un’occhiata anche a questo articolo: Viaggiamo sicuri
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