Comprendono due vulcani attivi, Stromboli e Vulcano, oltre a vari fenomeni di vulcanismo secondario e sono comprese nella provincia di Messina.
Le Isole Eolie formano come detto un arcipelago costituito da sette isole vere e proprie, alle quali si aggiungono isolotti e scogli affioranti dal mare.
Le sette isole principali sono Lipari, Salina, Vulcano, Stromboli, Alicudi, Filicudi e Panarea.
Lipari è la principale isola dell’arcipelago eoliano. Con una superficie di circa 37 kmq. conta 9500 abitanti chiamati “liparoti”.
Un tempo era chiamata Meligunis, dal greco Melos (dolce), abitata fin dall’antico Neolitico (3500° A.C.).
I primi abitanti provenienti probabilmente dalla Sicilia, svilupparono la “Civiltà Sentinella”, dando avvio ad un fiorente commercio di ossidiana.
Le genti preistoriche vennero infatti sicuramente attratte dalla presenza di grandi quantità di ossidiana, sostanza vetrosa di origine vulcanica grazie alla quale le Eolie furono al centro di fiorenti rotte commerciali.
Le isole furono colonizzate dai Greci, intorno al 580 a.C., che chiamarono le isole Eolie, poiché ritenevano che fossero la dimora del dio dei venti, Eolo, un mito questo destinato ad affermarne la “grecità”.
Tra il XVI e il XIV secolo a.C. le Eolie divennero importanti perché poste sulla rotta commerciale dei metalli, in particolare lo stagno che giungeva via mare dai lontani empori della Britannia e transitava per lo stretto di Messina verso oriente.
Le isole Eolie costituiscono un sistema vulcanico determinato dalla subduzione della litosfera oceanica sotto quella continentale, determinandone la fusione con liberazione di magma che, giunto in superficie, forma un arco insulare.
Le Isole Eolie sono state insignite del titolo di Patrimonio dell’Umanità da parte dell’UNESCO (2000).
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