Per metabolismo si intendono tutti quei processi che si compiono nell’organismo dall’ingestione degli alimenti alla loro trasformazione in sostanze utili, nonchè la produzione di energia e la sintesi di sostanze necessarie. Riguardo ai processi metabolici c’è molta confusione e spesso vengono diffusi falsi luoghi comuni: facciamo un po’ di chiarezza.
Se l’organismo è sottoposto a una dieta ipocalorica, rallenta la funzione metabolica per risparmiare energia. In questo modo, l’organismo si difende dalla carenza di calorie ingerite.
La costituzione, o la predisposizione genetica a ingrassare, è responsabile solo in parte dell’effettivo aumento di peso. Diversi studi condotti su gemelli omozigoti (geni identici) hanno evidenziato che l’ereditarietà conta non oltre il 40% riguardo la tendenza ad ingrassare. Il resto lo fa lo stile di vita (alimentazione, attività fisica, ecc…).
Aumentare il numero dei pasti (5-7 al giorno) aiuta a conservare il proprio peso. Ogni volta che introduciamo del cibo, l’organismo brucia calorie sia per digerire gli alimenti e assorbire i nutrienti, sia a causa della stimolazione che l’ingestione di cibo provoca sul sistema nervoso e sensoriale.
Contrariamente e quanto si pensa, quando il cervello è “impegnato” in compiti intellettivi (studio, esami, ecc.,) consuma le stesse calorie rispetto alla fase di riposo, ossia durante il sonno. Il metabolismo del cervello, infatti, impegna solo il 20% del metabolismo di base di tutto l’organismo.
L’organismo femminile è costituito, in media, da una percentuale superiore di massa grassa (tessuto adiposo) e, quindi, da una inferiore massa muscolare (massa magra). Dal momento che la massa grassa consuma assai meno calorie della massa muscolare (anche a riposo), ecco spiegato perchè, in assoluto, i valori del metabolismo di base delle donne sono inferiori rispetto a quelli degli uomini.
Si pensa che un “calo” del metabolismo (all’incirca del 10/15 %) sia dovuto alla diminuzione dei muscoli rispetto al grasso e allo stile di vita più sedentario.
[word_balloon id=”6″ size=”M” position=”L” name_position=”under_avatar” radius=”true” balloon=”talk” balloon_shadow=”true”]E’ in un ormone l’orologio biologico. Il modo più preciso di capire a che punto è “l’orologio biologico” di una donna è osservare i livelli dell’ormone anti-mullerian hormone (AMH).Lo ha scoperto uno studio olandese analizzando l’AMH, che è riuscito a calcolare esattamente a che età le donne esaminate sarebbero andate in menopausa.[/word_balloon]
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