Oppure gli ultimi due giorni di gennaio e il primo di febbraio e sarebbero questi i tre giorni più freddi dell’anno.
Pare, tuttavia, che non sia stato sempre così: infatti molto tempo fa, secondo il calendario degli antichi romani, il mese di gennaio aveva 29 giorni ed i merli avevano tutti un candido piumaggio.
Ma c’era una merla che era la più bella tra le belle, le sue piume erano di un candore che tutte le altre merle le invidiavano.
Ma la merla era troppo occupata con i suoi pulcini per dare spazio all’amore dell’Inverno.
Questi si risentì così tanto da volersi vendicare ed iniziò ad aspettare che lei uscisse dal nido in cerca di cibo per i suoi piccoli per scaraventare sulla terra tutto il freddo e gelo di cui era capace.
La bellissima merla non si lasciò tuttavia intimorire da queste persecuzioni e l’anno dopo decise di fare una provvista di cibo sufficiente che le consentisse di rimanere rinchiusa nel suo nido per tutto il mese di gennaio.
Il freddo, la neve ed il vento impetuosi non le fecero quindi un baffo e l’ultimo giorno del mese la merla, convinta di aver ingannato il cattivo gennaio, uscì dal nascondiglio.
La merla, che pensava di aver superato il peggio, per salvare i suoi piccoli fu costretta a rifugiarsi nel camino di una locanda vicina al suo nido, dove rimase ben riparata.
L’Inverno maledetto aumentò ancor di più l’intensità del proprio gelo ma inutilmente e si placò solo quando, dopo tre giorni, non ce la faceva più.
Quando la merla uscì, guardò i suoi piccini e si accorse che il loro piumaggio era cambiato.
Corse a specchiarsi in una pozza d’acqua e si vide anch’ella tutta nera. Provò a lavarsi ed a lavare i suoi pulcini ma fu tutto inutile: il loro piumaggio bianco fu perso per sempre.
[word_balloon id=”4″ size=”M” position=”L” name_position=”under_avatar” radius=”true” balloon=”talk” balloon_shadow=”true”]Il disegno in copertina è stato gentilmente concesso da Maestra Mary – https://maestramary.altervista.org/[/word_balloon]
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