Esistono dei modelli unici per tutta la casa od altri più adatti alla depurazione di singoli ambienti, che in genere corrispondono alle stanze più trafficate (soggiorni o cucine per gli ambienti domestici, sale d’attesa o di stazionamento per studi od uffici pubblici).
Catturano l’aria, la purificano al loro interno e la rimettono in circolo.
Di norma il filtro può essere composto da diversi materiali e tra i più diffusi troviamo le fibre di vetro, le microfibre o carboni vegetali.
E’ necessario ricordare che i filtri devono essere periodicamente ed attentamente sottoposti a revisione e bonifica, per evitare eventuali allignamenti di batteri, tra i quali, il più pericolo perchè anche mortale, quello responsabile della “legionella“.
Il miglior isolamento delle case ha comportato una diminuzione della ventilazione delle stesse, modificando il normale bilanciamento dell’umidità.
Quando i problemi legati a questo fenomeno nascono all’interno di un appartamento, è possibile utilizzare una combinazione di soluzioni per migliorarne l’aerazione e di conseguenza il livello di umidità nell’aria.
Un ultimo accorgimento è quello di evitare che la temperatura dell’impianto di riscaldamento, anche di notte, scenda al di sotto dei 15 o 16 gradi.
L’aria fredda infatti consente una maggiore dispersione di umidità (perchè ne trattiene meno) rispetto che ad una temperatura più calda. Ciò eviterà la formazione di umidità su porte e finestre.
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